- Premiazione della Nona edizione – 2011
- Vincitori e finalisti 2011
- Narrativa 2011- Fabrizio Tummolillo
- Poesia 2011- Giancarlo Piciarelli
- Narrativa per l’infanzia 2011 – Antonella Noventa
- Traduzione 2011 – Eugenia De Nicola
- Testo teatrale 2011 – Maria Dell’Anno
- Galleria fotografica 2011
- Presentazione della nona edizione – 2011
- Giuria 2011
- Comunicati stampa 2011
- Bando e regolamento 2011
Premio Letterario Internazionale Merano-Europa – Nona Edizione – 2011
Traduzione dal tedesco
Primo premio
Eugenia De Nicola
DIE FRÜHEN KRÄNZE
Oh, come grato occorre
Nel tempo giovanil, quando ancor lungo
La speme e breve ha la memoria il corsa
Il rimembrar delle passate cose!
Leopardi
I
Oft bange ich, vom Tal der Heiterkeit
Biege mein Weg zu Stille schon und Schweigen,
Denn leiser wandelt meiner Stunden Reigen,
Wie Menschen gehn vor naher Müdigkeit.
So war, was ich, ein Kind, ein Träumer nahm,
Das Leben schon? Und waren die verfrühten
Geschicke, die ich griff, schon reife Blüten,
Mit denen meine Jugend zu mir kam?
Doch Fragen sind dies, die ich klaglos spreche,
Denn keiner weiß es ganz,was er erlebt,
Da er noch Strom ist und geschnellte Schwinge,
Und erst, wenn alle Unrast fern verbebt,
Malen sich bildhaft auf der stillen Fläche
Die späten Träume der erlebten Dinge.
II
Doch diesen Glanz verlangt es mich, zu halten,
Zu fassen das, was kaum Erlebnis war,
Der Ferne Gruß, der Frauen mattes Haar,
Den lieben Schritt enteilender Gestalten,
Und solche Bilder, ehe sie verschatten,
In heißen Worten formend zu erneuern,
Daß sie, geläutert von den späten Feuern,
Ein Glühen geben, das sie einst nicht hatten.
So wird, was schon verging, mir neu zu eigen
Und reicher nun Gefangen im Gedicht
Runden die Stunden längst schon welker Lenze
Sich lächelnd wieder in den Lebensreigen,
Und ein – fast träumendes – Besinnen flicht
Die bunten Farben in die frühen Kränze.
GHIRLANDE IN FIORE
Oh, come grato occorre
Nel tempo giovanil, quando ancor lungo
La speme e breve ha la memoria il corsa
Il rimembrar delle passate cose!
Leopardi
I
Spesso temo, dalla valle della gioia,
possa il mio cammino volgere al silenzio e alla quiete,
giacché pian piano muta il girotondo delle mie ore,
come l’incedere dell’uomo prossimo alla stanchezza.
Era quindi, ciò che io, bimbo e sognatore, sentivo,
già la vita? E l’acerbo destino
che afferravo, non già un fiore maturo
con cui la giovinezza mi accoglieva?
Ma tali domande sono prive di rimpianto,
poiché nessuno sa davvero ciò che vive,
essendo ancora flusso e alato slancio,
e solo quando ogni smania lontano si placa,
affiorano distinti sulla quieta superficie,
i sogni tardivi delle vissute cose.
II
Eppure desidero trattenere questo splendore,
e afferrare ciò che a stento ho vissuto,
un saluto da lontano, la chioma opaca di una donna,
i cari gesti di chi parte,
e poter rinnovare, prima che svaniscano,
tali immagini, plasmandole con calde parole,
affinché queste, rischiarate dall’ultima fiamma,
risplendano come mai prima d’ora.
Così mi riapproprio di ciò che è stato,
che ora è più ricco, racchiuso in poesia,
mentre le ore di una primavera da tempo sfiorita
si rincorrono liete nel girotondo della vita,
e un ricordo trasognato intreccia
colori variopinti nelle ghirlande in fiore.
Eugenia De Nicola
Nata a Maniago (Pn) nel 1981, dopo la maturità linguistica si iscrive alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università Ca’Foscari di Venezia, dove nel 2005 consegue la Laurea Triennale in Tedesco e Inglese con una tesi sul teatro di Peter Handke, e nel 2009 la Laurea Specialistica in Letteratura Tedesca con una tesi sull’opera di Gaston Salvatore, autore cileno che scrive in lingua tedesca.
Tra il 2002 e il 2003 trascorre un semestre presso la Freie Universität di Berlino, nel 2006 ottiene il livello C2 di Tedesco presso il Goethe Institut, da Settembre 2009 a Maggio 2010, lavora come assistente di lingua italiana presso il Käthe-Kollwitz-Gymnasium ad Halberstadt, Sachsen-Anhalt, Germania. Attualmente lavora come insegnante di Tedesco e Italiano a stranieri presso un centro linguistico e agenzia di traduzioni.