Premio Letterario Internazionale Merano-Europa – Sesta Edizione – 2005
Traduzione dal tedesco
Primo premio
Wermer Menapace
Am Quai von Siracusa
Die Möven lassen sich durch Winde fallen,
die Schiffe liegen wie auf Grund.
Das Meer steht still zu dieser Stund,
der dunkelsten von allen.
Kein Gast bewohnt im Grand-Hotel die Räume.
Verlassen stehn die Kaufmannhäuser da.
Hier ist die Schönheit ganz dem Ende nah
und ohne Trost selbst deine Träume.
Den Löwen sitzt schon Moder im Gebiß.
Die Katzen gebären in leeren Palästen. Und
durch das Lächeln der Madonna geht ein Riß.
Eroberer sind hier an Land gegangen.
Die Fischer halten ihren Fang. Die Stadt,
Vergangenheiten überhangen, von Anfang an.
Poesia originale di Wolf Wondratschek
Sulla banchina di Siracusa
Gabbiani in caduta tra i venti,
le navi come all’ultima dimora.
Immobile il mare a quest’ora,
quando le tenebre son più potenti.
Il Grand Hotel disabitato e morto.
Palazzi mercantili abbandonati.
Splendori antichi quasi tramontati,
neppure i sogni portano conforto.
Leoni col ruggito putrefatto.
I gatti partoriscono in palazzi vuoti. E la
Madonna col sorriso sgretolato.
Conquistatori sono qui sbarcati.
I pescatori tengono la loro pesca. Da sempre,
ricoperta di passati, la città.
Motivazione
“Ad una prima lettura, questo sonetto libero di Wandratschek sembra presentare una certa facilità di temi e di stile. Tuttavia, procedendo in una analisi testuale più approfondita, si scoprono molte allusioni metaforiche e finezze ritmico-metriche difficili da rendere in un’ altra lingua.
La traduzione rimata si sforza di ricalcare la struttura metrica dell’originale e, senza discostarsi dal senso del testo, è caratterizzata da una notevole coerenza stilistica”.