Premio Letterario Internazionale Merano-Europa – Settima edizione – 2007
7 ottobre 2007
Premiazioni
Nella splendida cornice del Teatro Puccini di Merano, sabato 6 ottobre sono stati resi noti e premiati i vincitori delle quattro sezioni in cui si articola in prestigioso concorso “Merano-Europa” giunto alla sua settima edizione. Presenti numerose autorità locali ed i presidenti della giuria Antonio Caprarica per la narrativa e Paolo Bonacelli per l’opera teatrale, il velo si è alzato per rivelare il risultato finale.
Per la Narrativa il premio è andato a Francesco Marconi funzionario parlamentare di Monterotondo (Roma) per “Mostar 1993” la storia avvincente di due bambini che la guerra divide e fa diventare nemici.
Per la Narrativa per l’infanzia il meranese Paolo Valente è stato giudicato il migliore per “L’amicodì a Guardachestrano” una storia i cui “primi giudici sono stati i miei tre figli” ha commentato l’autore molto conosciuto anche per i suoi lavori dedicati alla storia e cultura dell’Alto Adige e della città di Merano.
Per l’Opera teatralehanno fatto centro Paolo Quattrocchi e Mauro Cattivelli con “Spicciati che perdiamo il trono” un lavoro che “quando arrivi alla terza, quarta pagina cominci a ridere di gusto” ha detto Paolo Bonacelli motivandone la scelta.
Per la traduzione della lirica “Ein Amtsschreiber erwacht” dal tedesco, Mara Bertamini di Roma ha prodotto la miglior versione intitolandola “Il risveglio del cancelliere”.
Al vincitore per la narrativa è andato il consueto ed ambito lingottino d’oro da 100 grammi, agli altri premiati una targa vermeille, tutti finemente incisi dall’oreficeria Zezza di Merano.
Apprezzatissimo e seguito da numeroso pubblico l’incontro con l’autore organizzato nel contesto della premiazione. Antonio Caprarica ha presentato con arguzia e sagacia il suo libro “Com’è dolce Parigi…o no!? – perché amare la Francia nonostante i francesi” rivelando vizi e virtù (poche a suo dire!!) dei nostri cugini d’Oltralpe attraverso gustosi aneddoti che il libro propone e che denotano una profonda conoscenza, nonostante la breve permanenza parigina dello scrittore.
Il pomeriggio è stato allietato dal trio musicale di Rolando Biscuola che ha proposto con la consueta bravura alcune “chicche” del suo repertorio.