Poesia – Premio Letterario Internazionale Merano-Europa – Prima Edizione – 1995
Alaba Maria Pasotto
Sera
Il buio sguscia fuori
dai freddi angoli dimenticati
di un cuore troppo solo.
Un vento gelido
soffia di lontano
arriva leggero
mi sorprende all’improvviso.
Rincorro ricordi remoti
e una vana speranza futura …
E intanto queste briciole
si aggiungono al pane povero
della solitudine.
E mi accorgo
ero io che dormivo
proprio quando avevo bisogno di me …
Dov’ero?
Forse troppo lontana da me
sospesa per un filo
ad un sogno inafferrabile.
Mi ricordo…
Mi ricordo
le pietre calde di sole
i piedi scalzi
che correvano fra l’erba
e un vecchio castagno.
Mi ricordo
di giorni passati
a ridere e a cantare.
E c’era l’amore
e c’era la vita.
Mi ricordo
il primo tiepido pallido sole
di aprile
E la pioggia dietro le finestre,.
Mi ricordo
di volti cari
di mani strette
e fuochi accesi
e stelle lontane.
E c’era l’amore
e c’era la vita.
Mi ricordo
canti liberi
parole dimenticate
e pensieri troppo lunghi
respiri leggeri
e voli infiniti
e corse lontane.
Mi ricordo
di silenzi di parole
sguardi troppo sinceri
e occhi accesi,
è felicità trasparente
negli occhi limpidi
di un cuore giovane
E mi ricordo
di averti visto
esplodere di vita.
E c’era la vita…
e c’era l’amore…
E senza tempo…
E senza tempo né spazio
senza parole
nel silenzio
le mani si cercavano.
Sensazioni remote
già conosciute
ma troppo lontane nel tempo
dei giorni trascorsi .
Pian piano
la delicatezza sconosciuta
accarezzava
un cuore limpido.
E l’essenza
di tutte le parole mai dette
passava fra 1e tue mani
e in silenzio
raggiungeva il mio cuore.
E adesso fermati ancora
un ultimo momento
e potrò dire d’averti amato.
Domani ti rimpiangerò
rincorrendo inutilmente
il ricordo inafferrabile.